2 dicembre 2010

E ridaje con ste vecchie amiche.

Non so perchè, o meglio lo so ma non me lo ammetto, ma ho sempre la stramaledetta mania di ficcarmi in situazioni del cazzo. Così quando Roberta mi ha chiamato per chiedermi ospitalità le ho detto di si. Di lei si sappia solamente che è stata una vecchia fiamma di qualche anno fa. Il tempo ci ha resi abbastanza diversi da percepirci quasi degli estranei. O almeno sono io che non ritrovo in lei nulla di tutto quello che ci vedevo una volta. Forse ho perso la capacità di vederci chiaro, oppure semplicemente c'ho voluto vedere cose che in realtà non c'erano. In termini di aspettative siamo tutti sempre molto fiduciosi, sennò come fai a convincerti ad uscire di casa? Comunque sia sta sera (per la seconda volta) è venuta a casa mia. Segue un progetto "giusto a due minuti" da dove sto io. Le ho detto che poteva fermarsi, fare come se fosse stata a casa sua. Maledetto hippismo che ancora mi porto dietro. Questa sera, come l'altra, è stata estremamente ambigua. Si è stesa sul divano, ricordato i bei tempi passati assieme quando si scopava come conigli, tirato un sospiro di sollievo, e poi si è stesa con la testa sulle mie gambe, premendo (credo volontariamente) con la nuca sul mio punto debole. Visto che i suoi sproloqui sul quanto fosse entusiasta del nuovo progetto che segue li ho trovato definitivamente noiosi (con effetti pure deprimenti per uno che sta cercando da troppo tempo di combinare qualcosa senza speranza), ho pensato che almeno se avessimo scopato ci saremmo fatti un favore a vicenda: io le regalavo un orgasmo, lei stava zitta. Le ho messo una mano sulla nuca, le ho accarezzato i capelli come se provassi un vero sentimento di amicizia-fratellanza-mitrasferiscoacasatua, lei mi ha confessato d'avere sonno, e che voleva le coccole. Umiliato dal mio perbenismo ho mosso meccanicamente la mano sulla nuca sfregando come se stessi preparando un dolce leggendo un manuale di cucina. Dice che questo progetto durerà fino a marzo, tre giorni la settimana. Giuro che per marzo non resterà nulla del poco piacere che provo nel rivederla (di tanto in tanto) se crede di poter usare ancora la mia tana. Fa un po' la bimba, reggo il gioco, fa battutine al doppiosenso, reggo il gioco, spinge con sta cazzo di testa, le sorreggo un seno, mi bacia con un fervore che non avevo portato io a casa, reggo il gioco, dice che è stanca, la metto a letto e senza batter ciglio esco da questa scena che più che bucolica, dava le coliche.
"Ma mi lasci qui da sola?"
"Fai come se fossi a casa tua" ho urlato dalle scale.
Sono tornato ora, mezzo sbronzo. Lei deve svegliarsi alle 7, io per evitare intoppi ho pensato bene di fare le 4. Non si può mai sapere. Ora quella è di la che mi dorme nel letto, e io mi sento stuprato della mia intimità. Normalmente le ragazze entrano in casa mia per scopare e poi se ne vanno. Questa invece non ha consumato e si ferma. Non ci capisco un cazzo.

2 commenti:

Ragno ha detto...

Se ti ubriachi fino a marzo finisci male caro mio...
O bene, dipende dai punti di vista

Anonimo ha detto...

bé se la ospiti fino a marzo una trombatina per gratitudine dovrà pur scappare... o magari, come nei film, a furia di condividere lo stesso spazio potreste giungere a svolte inaspettate...
in entrambi i casi... auguri...