2 dicembre 2010

Virus

Per comprendere questo post sarebbe meglio leggersi quello precedente prima. Lo dico perchè si può comprendere pure il motivo per cui nella stessa notte sono arrivato a scrivere due post di fila. Non è perchè non mi passa un cazzo. Letto? Bene. Questo è quanto accaduto nel lasso di tempo tra il "fai come fossi a casa tua" e il mio rientro barcollante di mezz'ora fa.
Scappato via di casa mi sono limitato a girovagare per la città con Guaio che si fermava ad annusare ogni pisciata. Lo osservavo nel suo interesse sfrenato per le urine altrui, ma mi limitavo a crogiolarmi nell'inadeguatezza che m'era rimasta addosso dalla situazione appena lasciata. Stavo respirando libertà, aria pulita, fumo di sigaretta. Ho passeggiato in mezzo agli urlanti (è come chiamo tra me e me gli studenti universitari under 25, quelli sopra li chiamo i disadattati*) per una mezz'ora buona. Li osservavo accuratamente. Il primo pensiero mi spingeva a usare il mio trasformismo per intrufolarmi tra All-Stars e zainetti cercando di fare incetta di ventenni. É un numero che mi riesce quasi una volta su tre (oh, intendo servizio completo eh!), ma quando mi trovavo a distanza-orecchio i miei passi si dirigevano automaticamente nella direzione contraria. È più forte di me, ultimamente la mia mente non mi permette nemmeno più di fare sesso senza essere disturbato. Urli, Facebook, Cellulari, TV, e quando si arriva alle sigle dei cartoni animati è troppo. Chissà se i ragazzi che sprecano tutti quei fenormoni per inesperienza realizzeranno mai che quelle tipe li non se le scoperanno mai. Quelle son donne da maritare, con dote a carico. Le scopate se le vanno a fare a Mikonos mentre sono studentesse, a Santo Domingo da lavoratrici. In Italia c'è il vaticano, la famiglia e la reputazione. All'estero 20 cm di cazzo gratis (30 a pagamento).
Devo essere parecchio ubriaco perchè ho già scritto due post e manco sono arrivato a dove volevo. Ci arrivo ora: tra una birra e l'altra (rigorosamente solo) mi sono imbattuto in una vecchia faccia amica, un compagno di feste quando ancora mi divertivo spensierato: ora un disadattato come me (penso). Beviamo una cosa assieme e mi dice che è di ritorno da Roma. Si sta dedicando alla scrittura a tempo pieno. ANDIAMO! Collabora per un sito di informazione letteraria. ANDIAMO! Ha conosciuto da poco un editore disposto a revisionare il libro che manca poco che finisca (a me quel manca poco dura da anni), ma comunque ANDIAMO! Sembra diventato come me: introspettivo, poco-socievole, molto-testadicazzo. ANDIAMO!
Ero quasi contento. Non mi importava nemmeno d'aver catturato l'attenzione di una fanciulla appoggiata al banco del bar. A chi interessano le donne se c'è una buona conversazione?
"Parlami del tuo libro"
"Siccome noi siamo parte di un tutto..." e già li iniziano i sudori freddi. "A un tipo vengono dati 3 mesi di vita, e lui che fino a quel momento non aveva fatto un cazzo, decide di scrivere le sue memorie. Nel percorso formativo scopre d'essere parte di un tutto con l'universo e con la natura, e intuisce che pure a lui è riservato un posto nel tutto. L'umanità si riscopre così come un unico organismo vivente tutt'uno con tutto. In parole povere un elogio all'essere umano".
"Hai mai visto matrix?"
"Si perchè?"
"Io sono dalla parte del Sig. Smith. Credo che l'uomo sia un virus su sto cazzo di pianeta. Dove arriva infetta e distrugge. Non ha il senso del limite ed è progettato per l'autodistruzione"
Gli do una pacca sulla spalla, la ragazza del bancone non c'è più. Mi accendo una sigaretta e penso solo a come occupare il tempo una volta tornato a casa.. Con due post, no?
Sono proprio ubriaco!
FRASE DEL GIORNO: meglio tenere la bocca chiusa e dare l'impressione di non sapere un cazzo piuttosto che aprirla e togliere ogni dubbio.

*Io sono uno di questi, mi sa. Ma ho una sfilza di scusanti (un po' vere, un po' inventate)

1 commento:

Ragno ha detto...

Ricordo Homer Simpson che dopo la tua frase del giorno disse "Chi la fa l'aspetti"...